Il Campionato del mondo si è appena concluso con il trionfo di Nico Rosberg, ma il pensiero degli appassionati è già rivolto alla stagione 2017.
Ebbene sì il campionato è appena terminato, Nico Rosberg si è laureato, con merito, campione del mondo e sarebbe naturale prendersi una pausa per disintossicarsi da questo 2016 che, per chi è ferrarista come me, è stato tosto da digerire.
L’ultima gara ci ha riservato solamente un brodino, con il podio conquistato da Sebastian Vettel, che, come detto dal tedesco nel post gara, deve essere un punto di partenza per lavorare con entusiasmo nel corso dell’inverno.
La rinnovata struttura di Maranello, a meno di clamorose sorprese (a proposito la notizia di un rientro a tempo pieno di Rory Byrne, anticipata da un’autorevole testata giornalistica, è stata ufficialmente smentita dalla Ferrari) dovrà far affidamento sulle proprie forze e rimboccarsi le maniche per rendere competitivo un progetto iniziato, ancora, sotto la guida di James Allison e per risolvere i problemi cronici che hanno afflitto la SF16-H.
E quale miglior occasione del cambio dei regolamenti che costringe un po’ tutti, ma soprattutto coloro che hanno dominato negli ultimi due anni, a ripartire da zero dal punto di vista aerodinamico?
La speranza è che gli ingegneri di Maranello peschino il jolly, osino un pochino di più e, soprattutto riescano a interpretare in maniera più aggressiva i regolamenti, lasciando da parte quel buonismo che è stato il marchio di fabbrica degli ultimi anni.
Per i tifosi inizia, invece, una lunga stagione di attesa, nella quale la ricerca di notizie fresche sulla vettura del prossimo anno si fa spasmodica e, almeno per quanto mi riguarda, un lungo count down in vista della presentazione della nuova Ferrari e, soprattutto, dei primi test invernali, quando ci potremo fare un’idea più precisa se il 2017 sarà un altro anno di sofferenza o avremo, invece, occasione di divertirci.
Alla Scuderia di Maranello va, quindi, il mio personalissimo buon lavoro e in bocca al lupo, sperando di poter tornare vincenti al più presto.
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