La Red Bull completa il recupero ed il sorpasso sulla Ferrari, nel campionato costruttori è, ormai, ufficiale.
Chi, domenica, si aspettava una Ferrari arrembante e competitiva in gara, è rimasto deluso, perché le uniche emozioni la Rossa le ha regalate al via con Vettel, che ha cercato in ogni modo di passare Rosberg, scivolato in quarta posizione dopo una partenza disastrosa.
Da lì in poi la domenica ferrarista è stata di una noia mortale a causa di una monoposto che non ha la forza per tenere il passo delle Mercedes ed ora nemmeno di una rinata Red Bull, che ha compiuto un balzo in avanti incredibile dall’inizio della stagione: se ci sarà una Scuderia che potrà dare del filo da torcere alle invincibili Frecce d’Argento, questa sarà sicuramente quella austriaca.
I piloti della Ferrari hanno dovuto, quindi, fare di necessità virtù ed accontentarsi di un quinto ed un sesto posto in classifica che non è sufficiente a mantenere la posizione d’onore in quella costruttori, visto il doppio podio della Red Bull: ora è ufficialmente terza forza del campionato, un risultato che, ad inizio stagione, non veniva preso in considerazione nemmeno nelle ipotesi più catastrofiche.
Preso atto del fallimento, ora, a Maranello, bisogna rimboccarsi le maniche, principalmente sul lato organizzativo. La pausa estiva, a questo proposito, arriva al momento giusto e Mattia Binotto avrà un bel daffare per incominciare a costruire la futura struttura del team.
Non c’è tempo da perdere, il 2016, ormai è andato e verosimilmente dovrà essere usato come banco di prova per l’anno che viene, ma il progetto 2017 non può subire rallentamenti in questa fase della stagione: con la partenza di Allison si è venuto a creare un vuoto che non sarà facile da colmare, visto che i tecnici di grido, quelli che potrebbero spostare gli equilibri, sono tutti sotto contratto.
Quindi come già accennato in un altro articolo, a Maranello dovranno cercare forze fresche all’interno del team, sperando che tra i giovani ingegneri già in forza in azienda ce ne sia qualcuno con qualche idea brillante da valorizzare.
Con queste premesse il 2017 sembra sia già destinato ad essere un anno di transizione e di soffernza ed i tifosi della Ferrari faranno meglio ad armarsi di pazienza e a non farsi troppe illusioni per il futuro: la strada per il successo, purtroppo, è più lunga e tortuosa che mai.
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