Il tedesco è stato bersagliato da stampa e social per il suo errore alla prima curva in Malesia. Ma perché tutta questa acredine nei suoi confronti?
Devo dire che sono basito a leggere i commenti, non solo della stampa specializzata, ma anche del popolo dei social, relativi all’errore di Sebastian Vettel alla prima curva del Gran Premio della Malesia.
Il tedesco, è indubbio, è inviso da uno stuolo di persone che non gli perdonano il fatto di aver vinto quattro titoli mondiali con l’odiata rivale Red Bull ma, mio parere personale, Sebastian meriterebbe il rispetto che si porta ad un quattro volte campione del mondo.
Certo, ora salteranno fuori quelli che affermano che anche il pilota più scarso in griglia avrebbe vinto con quella Red Bull, ma il dato di fatto è che Seb, lo si ami o no, è già nella storia della Formula 1.
Ricordiamo, anche, che un certo Michael Schumacher, quando arrivò alla Ferrari non vinse subito, ma ci vollero ben cinque anni per riportare il mondiale a Maranello, quindi per coerenza non bisognerebbe giudicare l’operato di Vettel dopo, appena, una stagione e mezza.
La differenza sostanziale tra quella Ferrari e questa è che, allora, sul ponte di comando c’era un certo Jean Todt, grande organizzatore e capace sempre di scegliere i tecnici migliori, e che non a caso costruì un dream team che dominò per anni. Ora, invece, c’è Maurizio Arrivabene che, onestamente, deve ancora dimostrare di essere la persona giusta per la Scuderia di Maranello.
Tornando a Vettel, il suo errore alla prima curva non mi è sembrato così madornale come si vuol far credere, è arrivato sì leggermente lungo, quel tanto che basta per colpire Rosberg. Ma mi è sembrato un incidente di gara, come ne ho visti a centinaia e, sinceramente, non concordo con i commissari che hanno deciso di penalizzarlo, ci sono stati episodi ben più pericolosi per i quali non si è deciso di procedere.
Per concludere, invito tutti alla calma e al rispetto verso un pilota che ha abbracciato la causa della Ferrari, ben consapevole che la sua scelta sarebbe stata molto rischiosa per la sua carriera: chi ama la Rossa come Sebastian ha tutto il mio rispetto e supporto, cosa che dovrebbe essere comune a tutti coloro che si dichiarano Ferraristi.
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