Secondo il fornitore unico di pneumatici della F1 il cedimento del pneumatico anteriore del finlandese è dovuto a cause esterne: l’avreste mai detto?
La Pirelli conclude l’indagine sulle cause del cedimento del pneumatico anteriore sinistro della vettura di Raikkonen e udite, udite, naturalmente, non c’è traccia di responsabilità del produttore italiano in quello che è accaduto.
Se per Vettel il problema era stato una foratura lenta per Kimi, invece, il contatto con un corpo esterno che ha portato al distacco della cintura esterna dalla carcassa: l’avreste mai detto? Io, sinceramente, avrei potuto anticipare queste conclusioni senza nemmeno aver visto il pneumatico.
Insomma Pirelli, ancora una volta fa tutto alla perfezione, non sbaglia e non si assume mai la responsabilità di quel che accade; sempre giustificazioni, scuse, anche, se poco credibili. Se, infatti, già la tesi della foratura lenta sembrava inverosimile, questa, a mio parere, risulta, ancora, più fantasiosa, in quanto il pilota e il team si sarebbero sicuramente accorti di qualcosa se il pneumatico avesse impattato contro un corpo esterno.
Comunque, trovo inaccettabile che un campionato del mondo possa essere deciso dai pneumatici, che dovrebbero essere neutri e non avvantaggiare nessuno: ne ho piene le tasche di pressioni che vengono alzate e abbassate a seconda dei circuiti e fanno cambiare in modo esponenziale le prestazioni in pista delle vetture, di pneumatici che scoppiano (quasi sempre sulle Ferrari) e di mescole ultrasoft che potrebbero essere usate per 200.000 km. Forse sarebbe l’ora di finirla con il monopolio delle gomme in F1 e cercare un altro fornitore da affiancare a Pirelli: sarebbe di stimolo, anche, per l’azienda italiana.
L'articolo Pirelli: nessun cedimento strutturale sul pneumatico di Raikkonen sembra essere il primo su F1 Addiction.