Il gruppo di comunicazione americano del magnate John Malone avrebbe fatto un’offerta di 8.500 milioni di dollari per rilevare la proprietà della F1 da CVC Capital Partners.
Dai rumors in circolazione sembrerebbe fatta: la Liberty Media del magnate americano John Malone starebbe per rilevare le quote di CVC Capital Partners e diventerebbe di fatto l’azionista di maggioranza della F1.
Il gruppo americano sarebbe stato preferito alla cordata formata da RSE Venture e da Qatar Investment Authority che sembravano in pole position per balzare in cabina di comando della massima serie automobilistica.
Anche se media autorevoli come Auto Motor und Sport a l’americano Forbes danno l’affare per concluso, RSE sta mantenendo vive le trattative, fatto che potrebbe ritardare il passaggio di quote al gruppo americano.
Ma quello che si stanno chiedendo tutti è quali saranno i cambiamenti che porterà Liberty Media alla Formula 1, che notoriamente non sta passando per un momento florido, in particolar modo per quanto riguarda la popolarità presso i tifosi.
Come affermato da Wolff in settimana, nessuno compra un prodotto per lasciarlo tale e quale, quindi dobbiamo aspettarci novità e forse colpi di scena: agli americani piace lo spettacolo e molto probabilmente si lavorerà in tal senso. E chi più della Mercedes può temere dei cambi alla formula attuale per paura di perdere la totale supremazia che ha dimostrato dall’avvento dei motori ibridi?
Poi c’è la questione Bernie Ecclestone: il boss della Formula 1 (con il passare degli anni mi ricorda sempre di più il Numero 1 di Alan Ford e il gruppo Tnt), ha avuto occasione di ribadire a Monza che, anche in caso di cambio di proprietà ai vertici della categoria, continuerà a fare quello che ha sempre fatto. Ma siamo veramente sicuri si ciò?
Se Ecclestone ha sempre lavorato in favore dell’entrata di Quatar Investment e RSE ci sarà pur una ragione. Evidentemente da questa cordata Bernie deve aver ricevuto rassicurazioni sul suo futuro, rassicurazioni che molto probabilmente gli americani non si sentono di dargli.
E allora? Forse ci libereremo, finalmente, del regno del grande vecchio? Forse la F1 tornerà ad essere l’espressione della massima velocità e tecnologia, con ingegneri liberi di dare libero sfogo alla loro genialità? Torneremo a vedere in calendario le piste storiche accantonate in favore del Dio Denaro?
Io sinceramente me lo auguro, spero che gli americani diano una bella rinfrescata all’immagine di questa serie che appare stanca ed affaticata e la rilancino ascoltando, anche, i pareri dei tifosi che da tempo, ormai, stanno denunciando l’agonia di questo sport meraviglioso.
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